IL TEAM HONDA-ZANARDO SUGLI SCUDI NEL GP DI SPAGNA CON ALEX SALVINI SOFFERENTE
MA TRA I PROTAGONISTI DELLA CLASSE E2 COME ALESSANDRO BATTIG NELLA EJ
A distanza di soli ventidue giorni dall’intervento chirurgico alla mano
sinistra, infortunata in allenamento dopo la prima prova degli Assoluti
d’Italia, Alex Salvini è ritornato in sella alla sua Honda CRF 450R a Solsona,
in un GP di Spagna sofferto, ma ricco di emozioni e risultati positivi per il
Team Honda-Zanardo. Salvini ha stretto i denti, e alla fine è riuscito a portare
a casa una sesta ed una quinta posizione che gli hanno consentito di guadagnare
punti “importanti” nella classifica iridata della E2, dominata in questa prima
prova del mondiale 2014 dall’armata dei piloti francesi. Salvini ha però dovuto
fare i conti anche con la sfortuna; sabato, infatti, senza una caduta proprio
all’ultima prova speciale sarebbe finito sicuro in quarta posizione. Domenica ha
corso ancora una volta con coraggio, soffrendo e dando il tutto per tutto contro
il dolore alla mano. All’arrivo è riuscito a chiudere quinto a poco più di soli
quattro secondi dal quarto classificato. Alessandro Battig, al suo debutto
mondiale nella EJ, non ha affatto sfigurato, portando a casa una quinta ed una
sesta posizione ad un soffio dal podio, segno evidente che con un po’ più di
esperienza il giovane ex crossista triestino avrà tutte le possibilità per farsi
valere. Un inizio di stagione davvero emozionante per i piloti del Team
Honda-Zanardo, in una gara disputata davanti ad un pubblico numerosissimo in
tutte le tre differenti speciali (estrema, cross, enduro) come pure venerdì sera
nel super-test seguito da oltre duemila spettatori. Prossimo appuntamento con il
Mondiale Enduro è questo weekend a Vale de Cambra con il GP del Portogallo.
ALEX SALVINI
“Questo problema alla mano non ci voleva.
Ho avuto un po’ di difficoltà a controllare la moto: non avendo molto forza sono
caduto parecchie volte sia sabato come pure domenica. Non aver svolto gli
allenamenti in moto per oltre venti giorni non mi ha di certo agevolato. Essere
rigidi e contratti sulla moto è un’ulteriore ostacolo. Ho cercato di limitare i
danni, portando a casa un po’ di punti importanti per il campionato. Ho dato il
massimo. Ora vedremo la prossima settimana in Portogallo se andrà meglio”.
ALESSANDRO BATTIG
“Sono partito un po’ a rilento ed ho
perso molto nelle prime speciali anche a causa di alcuni miei errori di guida.
Verso metà gara ho cominciato a segnare dei buoni tempi, arrivando subito dietro
a Mori. Nell'ultima prova in linea ho voluto attaccarlo per guadagnare
posizioni, ma sono scivolato rimanendo sesto. Come prima gara del mondiale il
risultato per me è positivo: dovrò lavorare su alcune cose, intanto vedrò di
affrontare al meglio la prossima in Portogallo”.
“È difficile accettare di non aver potuto
vedere Alex Salvini protagonista assoluto di questa gara. Però, francamente,
dopo 25 giorni di stop ed un'operazione con la difficoltà di utilizzare la mano
infortunata, ottenere di più era davvero difficile. Nella E2, con campioni come
Aubert, Renet e Meo, bisogna essere al 110%, cosa che Alex purtroppo non poteva
essere. Devo dire che tutto sommato, senza esser peggiorato dal punto di vista
fisico, Salvini ha comunque centrato buoni tempi in alcune speciali, dando tutto
quello che poteva dare malgrado le sue non buone condizioni. Qui in Spagna
abbiamo guadagnato punti comunque importanti, anche perché potevano essere due
zeri, se l'infortunio di Alex no gli avesse consentito di partecipare alla gara.
Battig, invece, ha fatto un po’ di errori, ma abbiamo messo bene a fuoco dove si
può migliore ed aiutarlo. Come prima gara siamo soddisfatti: può darci solo di
più e anche qualche bel risultato nei prossimi appuntamenti”.
TULLIO PELLEGRINELLI
“Non si poteva capire bene quanto
avrebbe potuto pesare l'infortunio di Salvini finché non ha affrontato questa
gara. Dopo il prologo di venerdì, sembrava andare tutto bene, ma tra sabato e
domenica, con il percorso impegnativo ed un’ora di speciali, Salvini ha accusato
la fatica. Il problema principale per lui è stato non esser potuto andare in
moto per tanti giorni, senza quindi mantenere il feeling con la sua Honda CRF
450R. Mentalmente era molto convito, ma con il passare delle speciali, ha
cominciato ad accusare la fatica e la concentrazione si è spostata più sul
dolore alla mano. Speriamo che in Portogallo recuperi sia il livello fisico, sia
i punti per rimanere in lotta per il mondiale. Battig, invece, ha dimostrato di
essere competitivo: deve solo migliorare alcune cose, ma come primo anno di
mondiale sta dimostrando di poter crescere”.
fonte
Team Honda Zanardo
Press Office
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